Il Regime Forfetario è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni.
Possono accedere al regime forfetario i contribuenti che nell’anno precedente hanno, conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 85.000 euro; il precedente importo di 65.000 euro è stato così modificato dalla Legge di Bilancio 2023 circolare numero 32 del 5 dicembre.
Questo nuovo requisito è applicabile già a partire dal 2023, e consente la permanenza nel regime agevolato a chi già lo applicava nel 2022 (circolare n. 9/ E del 2019) oppure riguarda l’ingresso di nuovi soggetti.
È stata, inoltre, introdotta una speciale causa di fuoriuscita “immediata” dal regime forfetario, consistente nel superamento della
soglia di 100mila euro
di ricavi o compensi percepiti nel corso dell’anno,
quindi I contribuenti che, invece, nel corso dell’anno superano la soglia dei 100mila euro di incasso passano al regime ordinario nello stesso anno. Che comporta decorrenze differenziate per iva e imposte dirette.
Per quanto riguarda l'iva comporta con incasso contestuale all’emissione della fattura, va esposta l’IVA a debito e l’eventuale ritenuta d’acconto, con incasso successivo, la fattura va integrata con nota di debito per l’importo dell’IVA corrispondente.
Ai fini delle imposte dirette, il contribuente deve istituire le scritture contabili e assolvere agli adempimenti per la determinazione del reddito con le regole ordinarie.
La ritenuta dovrà essere applicata all’incasso del compenso per la prestazione che comporta il superamento del limite e per quelle successive. Per le operazioni passive, invece, si diventa sostituto d’imposta a partire dal primo pagamento successivo al superamento del limite.
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