Entro giugno 2024, diventa attuativo il nuovo Piano Transizione 5.0 , che può contare su un plafond di risorse pari a circa 13 miliardi di euro nel biennio 2024-2025.
Ad annunciare l’arrivo dei decreti di attuazione dei nuovi incentivi in ambito Industria 5.0 è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un vertice con il nuovo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini:
"I decreti per Industria 5.0 saranno definiti per giugno, le imprese possono programmare i loro investimenti per la seconda parte dell’anno".
All’interno dei documenti di prassi ci sarà anche il riordino della disciplina Transizione 4.0, oltre alle linee guida con esempi pratici per Transazione 5.0, anche per quanto concerne lo scenario controfattuale (uno dei criteri più complessi della nuova norma).
Transizione 5.0 (articolo 38 del DL 39/2024) concede incentivi alle imprese per avviare investimenti in macchinari e software che abilitano la transizione energetica e l’adeguamento delle competenze. La norma si applica agli investimenti in beni materiali e immateriali di cui agli allegati A e B alla Legge 232/2016 realizzati dal 1° gennaio 2024 e che permettono di raggiungere specifici target di risparmio energetico: il 3% sulla struttura produttiva o il 5% sul processo. Gli investimenti, inoltre, devono rispettare il principio europeo del DNHS: non devono creare un danno significativo all’ambiente.
Le agevolazioni permetteranno di raggiungere la piena efficienza degli interventi per le imprese, armonizzando le agevolazioni regionali e nazionali.
Il MIMIT ha sottoposto il decreto al vaglio del MASE e del MEF, prima di essere trasmesso alla Commissione Europea per l’autorizzazione finale.
Conterrà anche i requisiti per i soggetti certificatori che dovranno rilasciare la certificazione ex ante ed ex post sui requisiti degli investimenti che richiedono l’agevolazione. Si tratta di Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati da organismi accreditati UNI CEI 11339 e di Energy Service Company (ESCo) certificate da organismi accreditati UNI CEI 11352.
La platea di aziende beneficiarie è stata inoltre ampliata ai settori più energivori.
Al decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 seguirà infine la circolare operativa con le istruzioni per l’accesso alle misure da parte delle imprese ed il riordino delle linee guida per Transizione 4.0.
La Transizione 5.0 rappresenta un’evoluzione delle iniziative di digitalizzazione e innovazione industriale, che seguono il percorso tracciato dalla Transizione 4.0.
Questo nuovo programma si concentra non solo sulla modernizzazione tecnologica delle imprese, ma anche sull’integrazione di soluzioni innovative che favoriscano la sostenibilità, l’inclusione sociale e l’equità.
Transizione 5.0 introduce infatti diverse innovazioni rispetto alla Transizione 4.0, come l’accento sulla sostenibilità e l’inclusione sociale.
2. Sostenibilità ambientale
3. Inclusione sociale e parità di genere
4. Formazione e competenze
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