Il bonus imballaggi spetta alle imprese che acquistano prodotti provenienti dalla raccolta differenziata oppure con determinate caratteristiche di sostenibilità. Introdotto dalla Manovra 2023, diventa operativo con la pubblicazione del decreto ministeriale attuativo, contenete criteri e modalità di fruizione.
L’agevolazione, lo ricordiamo, è un credito d’imposta del 36% fino a un importo massimo di 20mila euro. Vediamo chi può accedervi e come.
Per ottenere il tax credit previsto dal comma 686 al comma 690 della Legge n. 197/2022, bisogna presentare domanda al Ministero dell’Ambiente, utilizzando una specifica procedura informatica ancora in corso di realizzazione, allegando la documentazione sulle spese sostenute.
Il decreto del Ministero dell’Ambiente del 2 maggio 2024, intanto, stabilisce quali sono le spese ammissibili, i requisiti tecnici e le certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi (Allegato 1), nonché i dati da indicare nella domanda (Allegato 2).
Devono essere sostenute nel 2024 e 2025 e devono riguardare:
Tutti questi prodotti devono avere determinate caratteristiche tecniche e certificazioni elencate nell’Allegato 1 del decreto.
Importi e utilizzo del credito d’imposta
Il credito d’imposta è teoricamente fissato al 36% fino a un massimo di 20mila euro, tuttavia nel caso in cui le richieste superino le risorse stanziate, allora il Ministero procederà alla loro ripartizione con conseguente ricalcolo dell’aliquota di tax credit concesso.
Utilizzabile solo in compensazione tramite Modelllo F24, l’agevolazione non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP ma non è cumulabile con altri benefici fiscali relativi agli stesso acquisti.
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