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PMI: regimi, imposte, adempimenti, agevolazioni, incentivi e novità 2024

Fonte:pmi.it • 28 maggio 2024

Introduzione alla fiscalità delle PMI: imposte, adempimenti, incentivi e agevolazioni oggi disponibili per le imprese di piccole e medie dimensioni.

Le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano il tessuto fondamentale dell’economia di molti Paesi, contribuendo in modo significativo alla creazione di occupazione, alla crescita economica e all’innovazione.

In questo articolo, esamineremo in dettaglio le novità economiche per le PMI, tutti gli incentivi fiscali oggi disponibili a livello italiano ed europeo ed una panoramica della fiscalità delle PMI, fornendo una guida completa alla gestione delle imposte e degli adempimenti.

Regime fiscale delle PMI

Le PMI possono essere soggette a diversi regimi fiscali, a seconda delle dimensioni, della forma giuridica e delle attività svolte.

In Italia, le principali forme di tassazione per le PMI includono il regime ordinario, il regime agevolato e il regime forfettario.

  •  Regime ordinario: le PMI che operano nel regime ordinario sono soggette all’imposta sul reddito delle società (IRES) o all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), a seconda della forma giuridica dell’impresa. Include la possibilità di dedurre tutte le spese di esercizio e gli ammortamenti. Necessita di dichiarazioni IVA trimestrali e annuali, oltre a bilancio e nota integrativa​.
  •  Regimi agevolati: alcune PMI possono beneficiare di regimi fiscali agevolati, come il regime fiscale agevolato per le nuove imprese o il regime semplificato per le imprese agricole. Il regime semplificato permette la detrazione forfettaria di alcune spese e semplifica il calcolo delle imposte dovute ed è particolarmente indicato per le PMI con bassa complessità gestionale​. Altri regimi agevolati possono includere esenzioni temporanee da alcune imposte, crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, e incentivi per la digitalizzazione e la formazione.
  •  Regime forfettario: le Partite IVA con ricavi o compensi fino a determinate soglie possono optare per il regime forfettario, che prevede l’applicazione di aliquote fiscali fisse e semplificate. L’imposta sostitutiva è applicata sul reddito determinato forfettariamente in base a coefficienti di redditività differenti a seconda dell’attività esercitata. Non sono previste detrazioni per le spese sostenute​.

Le PMI in secondo i parametri UE

Secondo la definizione dell’Unione Europea, una PMI è un’impresa che soddisfa determinati criteri di numero di dipendenti e fatturato o bilancio annuo:

  •  Microimpresa: meno di 10 dipendenti e fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
  •  Piccola impresa: meno di 50 dipendenti e fatturato o bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
  •  Media impresa: meno di 250 dipendenti e fatturato non superiore a 50 milioni di euro o bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

Principali imposte sulle PMI italiane

La fiscalità delle PMI in Italia comprende una serie di imposte dirette e indirette, oltre a specifiche agevolazioni e incentivi previsti dalla normativa vigente.

Imposta sul Reddito delle Società (IRES)

Le PMI, come tutte le società di capitali, sono soggette all’IRES, attualmente fissata al 24%. Questa imposta si applica sul reddito imponibile della società, calcolato deducendo le spese ammissibili dai ricavi totali.

Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP)

L’IRAP è un’imposta regionale applicata al valore della produzione netta delle imprese. L’aliquota standard è del 3,9%, ma può variare a seconda delle regioni. Le PMI possono beneficiare di deduzioni specifiche, come quelle per il costo del personale a tempo indeterminato.

Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

L’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è un’imposta indiretta sui consumi, che per le PMI si traduce in un obbligo di versamento periodico all’erario delle somme riscosse dai clienti, al netto dell’IVA pagata sui propri acquisti. Le aliquote IVA in Italia variano dal 4% al 22%, a seconda della tipologia di beni e servizi.

Ritenute alla Fonte

Le PMI devono trattenere e versare le ritenute alla fonte sui compensi corrisposti a lavoratori dipendenti, collaboratori e altri fornitori di servizi professionali.

Adempimenti fiscali delle PMI

Le PMI devono adempiere a una serie di obblighi fiscali, che possono includere:

  •  Dichiarazioni Fiscali: le PMI devono presentare regolarmente dichiarazioni fiscali, come la dichiarazione dei redditi o la dichiarazione IVA, entro i termini previsti dalla legge.
  •  Tenuta delle Scritture Contabili: le PMI sono tenute a registrare in modo accurato tutte le operazioni economiche e finanziarie attraverso la tenuta di scritture contabili conformi alla normativa vigente.
  •  Versamenti Fiscali: le PMI devono effettuare i versamenti fiscali dovuti, come le imposte sul reddito o l’IVA, entro i termini stabiliti dalla legge.
  •  Comunicazioni all’Agenzia delle Entrate: le PMI devono comunicare tempestivamente all’Agenzia delle Entrate eventuali variazioni dei dati fiscali, come modifiche dell’indirizzo o della forma giuridica dell’impresa.

Avvio impresa: regole e costi

Avviare un’attività in Italia richiede una conoscenza approfondita delle procedure burocratiche, degli obblighi fiscali e delle agevolazioni disponibili. Pianificare accuratamente ogni fase del processo è fondamentale per garantire una gestione efficace e conforme alle normative vigenti.

I primi passi

Scelta della forma giuridica

  •  Ditta Individuale: procedura semplificata e minori costi iniziali, adatta per piccole attività.
  •  Società a Responsabilità Limitata (SRL): richiede atto costitutivo e statuto, registrazione notarile e iscrizione al Registro delle Imprese.
  •  Società per Azioni (SPA): per attività di maggiore dimensione, con capitale minimo e complessi adempimenti burocratici.

Registrazione

  •  Apertura della Partita IVA: tramite Agenzia delle Entrate, necessario per operare legalmente.
  •  Iscrizione al Registro delle Imprese: obbligatoria per tutte le attività economiche, effettuata presso la Camera di Commercio.
  •  Iscrizione all’INPS e all’INAIL: per la copertura previdenziale e assicurativa.

Apertura conto corrente aziendale per la gestione delle transazioni finanziarie.

Obblighi fiscali

  •  Tenuta della contabilità: Registro delle fatture, libro degli incassi e dei pagamenti, registro dei beni ammortizzabili.
  •  Dichiarazioni Fiscali: presentazione della dichiarazione dei redditi, IVA, e altri obblighi tributari periodici.
  •  Agevolazioni:
  •  Regime Forfettario: imposta sostitutiva del 15% (5% per i primi 5 anni), semplificazione della contabilità, esenzione da IRPEF e IRAP.
  •  Regime Semplificato: meno obblighi contabili rispetto al regime ordinario, come la redazione del bilancio​.

Costi per avviare un’attività

  •  Costi Notarili: variabili in base alla complessità dell’atto costitutivo (per SRL e SPA).
  •  Diritto annuale alla Camera di Commercio: circa 120-300 euro.
  •  Costi di registrazione e gestione contabile: per SRL, circa 1.500 euro + IVA per la costituzione e 600 euro per le imposte annuali​​.
  •  Contributi previdenziali e assicurativi: variabili in base alla forma giuridica e al numero di dipendenti.

Novità fiscali 2024 per le PMI italiane

Nel corso del 2024, il panorama fiscale italiano ha visto diverse novità significative per le Piccole e Medie Imprese. Questi cambiamenti mirano a favorire la crescita economica, stimolare l’innovazione e migliorare la competitività delle PMI.

Ecco una panoramica dettagliata delle principali misure introdotte.

Incentivi per le nuove assunzioni

La Manovra 2024 introduce nuovi incentivi per le assunzioni, prevedendo deduzioni fiscali fino al 120%-130% per l’assunzione di giovani, donne, lavoratori di categorie svantaggiate ed ex percettori del reddito di cittadinanza. Questo incentivo mira a favorire l’occupazione nelle PMI, incoraggiando le assunzioni di nuovi dipendenti a condizioni agevolate.

Zona Economica Speciale (ZES) Unica Sud

Dal 1 gennaio 2024, è stata attivata la ZES Unica Sud, un’iniziativa strategica per rilanciare il Sud Italia. Le imprese che investono in beni strumentali nelle strutture produttive localizzate in quest’area possono beneficiare di un credito d’imposta. Questa misura mira a incentivare gli investimenti in tecnologie avanzate e modernizzare i processi produttivi, riducendo il divario economico regionale e attirando nuovi investimenti​.

La Manovra 2024 prevede una tassazione agevolata per i lavoratori altamente qualificati che ritornano in Italia. Questa agevolazione riduce del 50% la tassazione sull’imponibile fino a un tetto di reddito di 600.000 euro​

Global Minimum Tax

La Legge di Bilancio 2024 introduce la global minimum tax, una tassa minima globale del 15% per i gruppi multinazionali con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro. Questa misura, in linea con un accordo OCSE, intende garantire una tassazione equa per i grandi gruppi internazionali e aumentare il gettito fiscale​.

Fondo per la Crescita Sostenibile   

Il Fondo per la crescita sostenibile è stato incrementato con ulteriori 110 milioni di euro per il 2024 e 220 milioni di euro per il 2025. Questo fondo supporta progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e il rafforzamento della struttura produttiva delle PMI, promuovendo anche la presenza internazionale delle imprese.

Incentivi per il Reshoring

Le imprese che rilocalizzano la produzione in Italia possono beneficiare di una riduzione del 50% delle imposte sui redditi per cinque anni. Questa misura è volta a incentivare il mantenimento o il ritorno delle attività produttive nel territorio nazionale, favorendo così la creazione di posti di lavoro e la crescita economica interna.

Incentivi per l’inclusione lavorativa

Per promuovere l’inclusione lavorativa di donne, giovani, e categorie svantaggiate, la Legge di Bilancio 2024 prevede deduzioni fiscali fino al 30%. Le imprese che assumono donne vittime di violenza beneficiano di esenzioni contributive fino a 8.000 euro all’anno.

Questi incentivi mirano a facilitare l’integrazione di gruppi vulnerabili nel mercato del lavoro​.

Agevolazioni fiscali per le PMI

Le PMI possono beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali, che possono includere:

  •  Credito d’imposta per investimenti: le PMI che effettuano investimenti in determinati settori o attività possono beneficiare di credito d’imposta che riduce l’onere fiscale.
  •  Regimi fiscali agevolati: come accennato in precedenza, le PMI possono optare per regimi fiscali agevolati che prevedono aliquote fiscali ridotte o semplificate.
  •  Incentivi per l’assunzione di personale: le PMI che assumono nuovo personale possono beneficiare di incentivi fiscali, come crediti d’imposta o esenzioni contributive.

Bonus e tax credit disponibili

Le PMI possono accedere a diverse agevolazioni fiscali e incentivi, sia a livello nazionale che europeo. Queste agevolazioni sono progettate per sostenere la crescita, l’innovazione e la competitività delle PMI italiane nel contesto europeo e globale.

Strumenti più utilizzati dalle PMI italiane

Vediamo di seguito una selezione di misure proposte dal governo italiano per sostenere le PMI, con l’obiettivo di stimolarne la crescita

Bonus investimenti in beni strumentali

Le PMI che investono in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio italiano possono beneficiare di un credito d’imposta. Questo incentivo, parte del Piano Transizione 4.0, include anche beni immateriali come software. Le aliquote variano in base al tipo di bene e al periodo di effettuazione dell’investimento​

Credito d’Imposta per Ricerca e Sviluppo

Le PMI che investono in attività di ricerca e sviluppo possono beneficiare di un credito d’imposta che copre una percentuale significativa delle spese sostenute. Questo incentivo copre anche le spese per l’innovazione tecnologica e il design.

Questo incentivo offre un credito d’imposta fino al 20% delle spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo. Le spese ammissibili includono costi per il personale impiegato in attività di R&S, strumenti e attrezzature, consulenze e servizi di ricerca.

Le aliquote e i massimali di spesa ammissibile sono specificati annualmente e differenziati per tipo di attività​.

  • Percentuale del bonus, 20% delle spese ammissibili.
  • Massimale di spesa, 4 milioni di euro per impresa.
  • Il credito può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24.

Nuova Sabatini

Questo incentivo mira a facilitare l’accesso al credito per l’acquisto o il leasing di macchinari, impianti e attrezzature nuove, attraverso un contributo in conto interessi.

Le PMI possono ottenere un finanziamento bancario assistito da un contributo ministeriale, che dal 2024 è maggiorato per gli investimenti in tecnologie digitali e green​.

L’incentivo copre fino al 3,575% degli interessi su prestiti quinquennali.

  • Beneficiarie sono le PMI che effettuano investimenti in beni strumentali.
  • Offre fino al 3,575% del tasso di interesse su finanziamenti quinquennali.
  • La domanda si invia tramite le banche convenzionate, che inoltrano la richiesta al MiMIT.

Patent Box

Agevolazione fiscale sui redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, brevetti industriali, marchi e altre attività immateriali. Funziona nel seguente modo:

  • riduzione del 50% dell’imponibile relativo ai redditi derivanti dai beni intangibili,
  • l’opzione è valida per 5 anni, rinnovabile,
  • opzione da esercitare in dichiarazione dei redditi.

Agevolazioni per Startup Innovative

Le Startup innovative, che rientrano nella categoria delle PMI, possono beneficiare di esenzioni fiscali, accesso facilitato a finanziamenti e incentivi per l’assunzione di personale altamente qualificato.

  •  Esenzioni – Riduzione delle imposte sui redditi per gli investitori nelle startup innovative.
  •  Contributi – Esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i primi 3 anni.
  •  Finanziamenti – Accesso agevolato a fondi di venture capital e bandi specifici.

Le Startup e le PMI innovative possono beneficiare di diverse agevolazioni fiscali, tra cui la detrazione IRPEF per gli investitori e la deduzione IRES. Gli investitori possono detrarre dal proprio reddito una parte dell’investimento effettuato in tali imprese, con l’obiettivo di favorire la crescita di aziende ad alto potenziale tecnologico

Fondo di Garanzia per le PMI

Il Fondo di Garanzia supporta l’accesso al credito per le PMI, offrendo una garanzia pubblica sui finanziamenti bancari. Questo strumento è pensato per ridurre il rischio percepito dalle banche e facilitare l’erogazione di prestiti a condizioni più favorevoli. La garanzia può coprire fino all’80% del finanziamento, a seconda delle specifiche caratteristiche del progetto e dell’impresa​.

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