In Italia le donne imprenditrici sono tante e sempre di più! Secondo gli ultimi Rapporti Nazionali “Impresa in genere” realizzato da l’Unione italiana delle Camere di commercio e il Ministero dello Sviluppo Economico, nel nostro Paese almeno un’impresa su 5 è donna e il numero è destinato a crescere.
La Legge n.215 del 1992, denominata “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” sancisce la necessità di misure volte a:
Oltre a questa legge nazionale, ci sono una serie di
agevolazioni volte a favorire nascita e sviluppo delle imprese femminili:
-Finanziamenti regionali e nazionali;
-.Finanziamenti europei;
-Finanziamenti a fondo perduto;
-Incentivi e agevolazioni.
Queste misure rappresentano azioni concrete e mirate alla promozione della
presenza rosa
nel tessuto aziendale italiano.
Agevolazioni
Invitalia è l’ente più attivo nel lancio, gestione e promozione di incentivi a favore delle imprese. Nello specifico, per le imprese a carattere femminile mette a disposizione l’iniziativa “Nuove imprese a tasso zero” un incentivo dedicato a giovani e donne che desiderano fare impresa.
Incentivi: “Nuove Imprese a tasso zero”
Grazie a questa iniziativa, giovani e donne che desiderano aprire un’impresa societaria possono beneficiare di un prestito a tasso di interesse zero da destinare fino al 75% dei costi ammessi al beneficio
Requisiti
Si può accedere al beneficio se si possiede almeno uno dei seguenti requisiti:
-Un’età compresa tra 18 e 35 anni;
-Se si è una donna.
Per ricevere il finanziamento bisogna aver aperto una società da massimo un anno. Si può ottenere anche se non si ha ancora una società, purché si costituisca entro 45 giorni dall’accettazione della domanda.
L’incentivo è dedicato alle società che operano (o opereranno nei seguenti settori):
1.Produzione di beni (in agricoltura, industria, artigianato);
2.Fornitura di servizi;
3.Turismo;
4.Rivalutazione e promozione del patrimonio culturale;
5.Servizi per il rinnovamento sociale.
L'Incentivo consiste in un prestito a tasso zero volto a coprire fino al 75% delle spese ammissibili e fino a un massimo di 1.500.000 euro e caratterizzato da:
-Piano di rimborso pari a 8 anni;
-Rate semestrali costanti (una il 31 maggio e una il 30 novembre).
ABRUZZO
TOSCANA
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