Superbonus, chi si salva?
Cessioni del credito e sconto in fattura già in essere restano validi, niente abolizione con Cilas già presentata: le possibili eccezioni previste.
La nuova stretta su Superbonus e Sismabonus riguarda le cessioni del credito e lo sconto in fattura per le nuove operazioni a partire dall’entrata in vigore del nuovo decreto approvato dal Governo il 26 marzo.
La data fa da spartiacque rispetto ai vecchi interventi del Superbonus, che in parte si salvano dalla scure inflitta dal nuovo provvedimento.
Superbonus: quali lavori si salvano
Ricordiamo innanzitutto che cessione del credito e sconto in fattura erano già state escluse per la maggior parte dei lavori a cui si applicano le detrazioni edilizie. Ma ora vengono eliminate anche per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche e per quelli ammessi al Sismabonus.
Il nuovo decreto-legge con misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali prevede:
"l’eliminazione, per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, delle residue fattispecie per le quali risulta ancora vigente l’esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni"
In ogni caso, restano apparentemente applicabili le precedenti deroghe, e dunque i casi in cui i contribuenti continuano a poter utilizzarle i due strumenti.
Restano in teoria valide tutte le operazioni già in essere, quindi effettuate prima dell’entrata in vigore della nuova legge. E, in estrema sintesi, rappresentano un’eccezione anche gli interventi edilizi già approvati e per i quali è già stato presentata la Cilas.
Oppure, nel caso dell’edilizia libera, i casi i cui siano già iniziati i lavori oppure ci sia un accordo con l’impresa e il pagamento di un acconto.
Per chi resta lo sconto in fattura e la cessione del credito
Sulle altre eccezioni, relative quindi a interventi già autorizzati, potrebbero esserci ulteriori modulazioni rispetto a quelle che abbiamo esposto.
E non si esclude che il Governo alla fine introduca anche nuove deroghe, per esempio per famiglie con basso ISEE nei casi di ricostruzione con Sismabonus.
In base alle anticipazioni, la cessione del credito e lo sconto in fattura dovrebbero restare validi se, all’entrata in vigore del nuovo decreto:
- per i lavori sulle singole unità immobiliari, è già stata presentata la Cilas;
- per i lavori condominiali, risulta approvata la delibera condominiale e presentata la Cilas;
- sono già in corso interventi di edilizia libera o cè un accordo vincolante con anticipo;
- per i lavori con demolizione e ricostruzione, è già stato presentato il necessario titolo edilizio.
In realtà, per avere certezze su queste regole bisogna attendere il testo definitivo del decreto. Per ora la certezza è che siano salve le operazioni già in essere.
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