Pene più severe sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: giro di vite su contratti, appalti e subappalti, nuove sanzioni per le imprese inadempiente.
Il Governo prepara un nuovo decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con misure rivolte a inasprire le sanzioni a fronte di inadempimenti e irregolarità.
Per i sindacati resta però la mancanza di regole adeguate in edilizia.
In base alle anticipazioni del Ministro del Lavoro, Marina Calderone, si tratta di un provvedimento organico per la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in modo particolare per appalti e subappalti, accompagnato da un potenziamento di ispezioni e sanzioni. Secondo indiscrezioni di stampa, contro le imprese che commettono gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro o che hanno accertate responsabilità penali è in arrivo il divieto di partecipazione alle gare d’appalto (da due a cinque anni), lo stop a benefici fiscali e contributivi, l’inasprimento delle sanzioni in caso di lavoro nero o irregolare, e mancato rispetto di norme relative ad appalti e subappalti.
Non sembra invece esserci l’intenzione di introdurre lo specifico reato di omicidio sul lavoro. E’ una richiesta che arriva da più parti, per esempio dai sindacati, e c’è anche una proposta di legge alla Camera. Ma l’ipotesi vede contrario, fra gli altri, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Le nuove norme dovrebbero essere inserite nell’agenda dei lavori del prossimo Consiglio dei Ministri. Nel frattempo ci sarà un vertice con i sindacati, convocati a Palazzo Chigi lunedì 26 febbraio.
E’ un’iniziativa che va incontro a una richiesta delle sigle confederali, espressa anche nel corso delle mobilitazioni dell’ultima settimana. Tuttavia non sembra bastare: il segretario della Cgil Maurizio Landini avrebbe gradito tempistiche più lunghe per dare vita ad un confronto concreto.
Il tema, diciamolo subito, negli ultimi anni torna periodicamente al centro della cronaca. L’incidente mortale di venerdì 16 febbraio in un cantiere edile a Firenze, costato la vita a cinque operai, è solo l’ultimo di una drammatica serie. E ha contribuito a riaccendere i riflettori rendendo urgente un’azione normativa.
Anche grazie alle mobilitazioni che ha provocato e al fatto che riguarda un settore, quello dell’edilizia, considerato particolarmente a rischio.
In base ai dati forniti da Calderone sulle ispezioni 2023 nel settore, sono stati registrati un livello di irregolarità pari al 76,48%, e un tasso di irregolarità media che supera l’85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al Superbonus 110%.
Sono comunque in calo (in linea con i dati che riguardano la generalità del mondo del lavoro) le denunce di infortunio (il 16,1% in meno), per quanto nei cantieri le morti sul lavoro, pur in calo, sono state più di mille lo scorso anno.
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